ANNA SEGHERS: “LA RIVOLTA DEI PESCATORI DI SANTA BARBARA”
Un nuovo appuntamento del Gruppo di Lettura!
GIOVEDÌ, 26 APRILE 2018 - ORE 20.00
Giovedì 26 aprile 2018, alle ore 20.00, tornano gli appuntamenti del Gruppo di lettura del Circolo ‘Barbara Cosentino’!
Il nostro ‘Giro del mondo in otto scrittrici e più’ ci conduce al centro dell’Europa, in Germania, per riscoprire l’opera di Anna Seghers, tramite due dei suoi più significativi lavori: “La rivolta dei pescatori di Santa Barbara” e “La gita delle ragazze morte”.
Una nuova tappa per Read around the world, un nuovo incontro del nostro affiatatissimo Gruppo di lettura.
Fin da piccoli siamo stati abituati a dominare in qualche modo il tempo anziché arrenderci umilmente ad esso.
ANNA SEGHERS

Netty Reiling nasce il 19 novembre 1900 in una famiglia di antiquari di Magonza, sulle rive del Reno. Non lontana dalla convergenza con il Meno, terra fertile di vigneti nella patria della birra, di pometi dalle dorate mele, Magonza è la città natale di Giovanni Gutenberg, antica e ricca di storia, abitata dai Celti, fortificata dai Romani, capace di esprimere nel lungo Medioevo il presidente della Dieta chiamata ad eleggere l’imperatore. Querce, biancospini, aiuole, prati sono presenti nel centro cittadino e nei pressi della casa natale della scrittrice, non lontano dall’imponente duomo di san Martino, in cui per lunghe ore Netty scruta e contempla statue ed ombre, giochi di luce, vetrate, ascolta silenzi e preghiere, tra candele e incensi. Suo padre Isidor, infatti, è antiquario e sovrintendente del patrimonio artistico per conto del vescovo, sebbene sia membro della numerosa comunità ebraica della città. L’incanto suggestivo e sereno del Duomo tornerà nel romanzo La settima croce , nelle cui prime pagine si ricorda di Magonza la piazza del Fuoco, in cui nel Medioevo quattrocento ebrei sono stati arsi dai crociati, ma anche vi si è alzato, per mano giacobina, l’albero della libertà e dei diritti dell’uomo. All’angolo tra la Bauhofstrasse e la Kaiserstrasse si trovano il negozio paterno e la casa in cui Hedwig, mamma di Netty, garantisce alla piccola un’infanzia serena, coltivando frequenti letture e trasmettendo tale passione alla figlia, che diventa anch’essa precoce e assidua lettrice.
Magonza si trova nel cuore d’Europa, terra d’incontro di mercanti, tradizioni, religioni. I suoi cittadini sono accomunati dai luoghi e dalla lingua, il tedesco dei miti e delle favole, dei commerci e degli scambi. Suonano diverse campane, cattoliche e protestanti, e con la domenica anche il sabato è giorno dedicato alla fede, quella ebraica a cui appartiene la famiglia Reiling. Netty studia con profitto e con passione, in particolare la storia dell’arte. Con le amiche e compagne di scuola condividerà le difficoltà della Germania, dalla guerra voluta dall’imperatore Guglielmo II nel 1914, alla dure regole imposte dalla pace di Versailles, alla crisi economica, al confronto con il montante nazismo, il quale, nella sua programmata follia, travolgerà amicizie e famiglie, comprese quelle di Netty.

Dopo gli studi superiori, per quanto Magonza sia sede universitaria dal 1477, Netty sceglie altre strade: si reca all’università di Heidelberg e poi di Colonia. Studia storia dell’arte, storia, filologia e sinologia; percepisce la ricchezza delle differenti culture e nella sua formazione la lingua tedesca, la classicità greca, il mondo ebraico, l’Oriente cinese concorrono a fornirle un approccio multiculturale. La stagione dell’università apre davanti a lei nuovi orizzonti, sociali, culturali, politici; tra gli stranieri cacciati dai loro paesi all’alba del terrore fascista, ben più esteso che nella sola Italia, conosce un giovane comunista ungherese, Laszlo Radványi, e nel 1925 lo sposa. Dalla viva voce di Laszlo ascolta la bellezza di essere parte di una rivoluzione e il dolore di vederla soffocata.
L’approccio, e quindi l’adesione al marxismo rappresentano per Netty un impegno contro ogni forma di oppressione; la scelta politica del comunismo è intesa come un percorso verso l’uguaglianza. Alcuni affermano, a ragione, che la scrittrice metta in atto una trasposizione del contenuto etico dell’educazione religiosa ricevuta nell’infanzia in una nuova forma di comportamento sociale. Dall’ebraismo trae un generoso “devi amare”, memore del comandamento, presente nel Levitico, “ve ahavtà lerè ekhà kamokhà”, ovvero “ama il prossimo tuo come te stesso”, che la porrà sin dai tempi degli studi universitari dalla parte degli ultimi. La sua tesi, dedicata a Rembrandt e al suo modo di ritrarre gli ebrei, che definisce “i proletari” dell’epoca, l’avvicina ad un artista contemporaneo di Rembrandt, Hercules Seghers, da cui trarrà il proprio nome di scrittrice con il quale verrà conosciuta in tutto il mondo: Anna Seghers.
Testo di Davide Rossi, tratto dal libro “La figlia della delegata”, pubblicato dal Centro Studi Anna Seghers – Via Grasselli 4, 20137 Milano – sito internet: annaseghers.wordpress.com.

OPERE
- Jude und Judentum im Werke Rembrandts, 1924, (“L’ ebreo e l’ebraismo nell’opera di Rembrandt”, Giuntina 2008)
- Jans muß sterben, 1925, (“Jans deve morire”, e/o 2003)
- Der Aufstand der Fischer von St.Barbara, 1928, (“La rivolta dei pescatori di Santa Barbara”, Einaudi 1949)
- Der Weg durch den Februar, 1935, (“La via di febbraio”, Parenti 1956)
- Die rettung, 1937, (“I sette della miniera”, Einaudi 1950)
- Das siebte Kreuz, 1942, (“La settima croce”, Mondadori 1947, BEAT 2015)
- Der Ausflug der toten Mädchen, 1943, (“La gita delle ragazze morte”, La tartaruga 1981, Filema 2000, Marsilio 2010)
- Die Hochzeit von Haiti, 1949, (“Nozze a Haiti”, Filema 2007)
- Die Toten bleiben jung, 1949, (“I morti non invecchiano”, Einaudi 1952, trad. di C.Bovero, I morti restano giovani, Mimesis 2011, trad. di D.Rossi e F.Brambilla)
- Transit, 1958, (“Visto di transito”, Ediz. di cultura sociale 1953, Transito, e/o 1985)
- Das wirkliche Blau, 1967, (“Il vero azzurro”, Editori riuniti 1988)
- Die Tochter der Delegierten, 1970, (“La figlia della delegata”, Alea 2006)
- Sonderbare Begegnungen, 1972, (“Incontro a Praga”, Guanda 1983)

L’appuntamento del Gruppo di lettura di giovedì 26 aprile 2018 è parte del nostro ciclo di letture “Read around the world” e rientra nella nostra programmazione per “Il Maggio dei Libri 2018”, la Campagna Nazionale di promozione della lettura organizzata dal Centro per il libro e la lettura, Istituto autonomo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo..
Le Amiche e gli Amici del Circolo della Lettura ‘Barbara Cosentino’ ringraziano il Centro Studi Anna Seghers di Milano per la cortese collaborazione e vi aspettano alle ore 20.00, per una serata in compagnia delle parole di una grande scrittrice europea.
L’incontro, realizzato presso la Libreria AsSaggi di Roma, in via degli Etruschi n. 4, è aperto a tutti i Lettori che vorranno partecipare, previa prenotazione obbligatoria, con prelazione dei Soci.