Testimonianze
Parole e pensieri dei nostri Ospiti
Dovrebbe esserci un Circolo della Lettura in ogni città, in ogni quartiere, in ogni condominio.
Nulla di più semplice: chi legge, chi scrive e in mezzo un libro. E alla fine non si saprà più chi è l’autore e chi l’ascoltatore. Perché da sempre è così: è l’incontro tra uno scrittore e il suo lettore ciò che dà vita alle storie.
Grazie a tutte voi; grazie a Barbara e al suo sorriso, che non dimenticherò.
Francesca Melandri
05/02/2013
La serata romana del Circolo della Lettura, organizzata da Barbara Cosentino, durante la quale si è parlato del mio libro, Gli anni di nessuno, è stata un'esperienza magnifica. La partecipazione del pubblico (composto solo da donne) è stata attiva e la padrona di casa è riuscita a sondare l'autore con garbo, pazienza e determinazione. Posso dire, senza dubbio, che per me rimane una delle esperienze migliori. Non amo le presentazioni in generale, e quelle dei miei libri in particolare.
Di solito non so mai cosa dire, io ho scritto il libro ma non ne sono il padrone. Le connessioni della storia, dei personaggi, mi sfuggono quasi totalmente. Eppure durante la serata al Circolo della Lettura, questo disagio, che mi accompagna continuamente, si è in qualche modo dissolto. E infatti ho risposto senza inciampi, ho interloquito con una certa verve, cosa che non mi capita mai. Probabilmente la bravura di Barbara, lo spazio accogliente, le domande profonde (e quando dico profonde voglio significare domande che non chiedono di razionalizzare qualcosa che non è razionalizzabile) sono stati il detonatore che mi ha consentito di andare “liscio”, di parlare per parecchio tempo, senza fretta e senza dovermi soffermare troppo. Allora non posso fare altro che ringraziare Barbara Cosentino e sperare di ripetere l'esperienza.
Giuseppe Aloe
04/12/2012
La voglia di capire e di vivere lasciando che l’amore e la cultura entrino nel proprio sangue e lo permeino di speranza e bellezza è l’elemento principale che ha composto il piccolo immenso baluardo nel quale mi sono potuto rinchiudere insieme a Barbara Cosentino e a tutto il Circolo della Lettura di Roma per respirare. Sospendere l’apnea della corsa frenetica verso il mondo e respirare. Ho avuto la fortuna di poter interloquire con persone preparate, attente e propense all’emozione e all’approfondimento. I personaggi hanno smesso di essere figure inventate e sono divenuti uomini e donne reali che hanno preso a parlare con noi; le parole si sono staccate dalla carta e ci hanno spiegato come affrontare le ferite che si aprono nell’anima, come capirsi e capire. L’accoglienza è stata calorosa, un forte senso di famigliarità mi ha avvolto fin dal primo momento della presentazione. Il sorriso di Barbara e di tutte le altre partecipanti mi ha contagiato. L’attività organizzata e diretta dal Circolo della Lettura di Roma è uno di quegli elementi che sono in grado di ridare fiducia nel futuro e di riscattare l’uomo. In ogni casa, in ogni aula, e aggiungerei, in ogni punto del mondo dove due o più persone parlano di letteratura e di arte, l’esistenza si arricchisce di valore e la civiltà fa un passo avanti verso il progresso. Il Circolo della Lettura di Roma è una speranza viva nonché una testimonianza concreta e luminosa di come la vita possa sempre stupire e di come le parole possano davvero cambiare il mondo.
Claudio Volpe
30/10/2012
Per una sorta di magica alchimia, si è creato un clima di partecipazione e simpatia reciproca che mi ha dato la sensazione di trovarmi fra persone che conoscevo da chissà quanto tempo.
La conduzione informale, spiritosa fatta di domande inusuali e stimolanti di Barbara, ha fatto il resto.
Niente di “teatrale” nell'accezione più deteriore del termine, un leggio, un racconto, un guardarsi negli occhi. Ed è in questo cercare lo sguardo di chi ascolta che si produce l'incanto.
È stato come debuttare ad una prima senza copione, un salto nel vuoto, un lasciarsi trasportare dal fluire delle proprie parole creando il copione nello stesso momento che lo si recita. Niente di più bello.
Che dire di più? Cento di queste iniziative dovrebbero dilagare in questo paese pigro, avviluppato dai miasmi televisivi e dall'inconsistenza del quotidiano.
Evviva il Circolo della Lettura e le loro splendide ideatrici!
Pietro De Silva
01/10/2012
Penso che il confronto sia un bene prezioso a cui oggi la nostra società è sempre meno abituata. Certamente l'arte è un'esigenza che aiuta molti ad esprimersi ma, cosa non meno importante, offre l'opportunità, per chi ne usufruisce, di sviluppare il proprio piano d'osservazione.
Non è solo il bello in senso estetico, ma è il servizio che l'arte ci offre: la possibilità di accrescere la nostra capacità di valutazione, il nostro senso critico.
Ci abitua dunque a pensare in autonomia, senza ingerenze legate a fattori esterni che troppo spesso influenzano inconsapevolmente le nostre scelte, i nostri gusti, i nostri pensieri, in una parola: la nostra libertà.
Mi sono sentito estremamente onorato nel partecipare ad un incontro importante per me e mi auguro piacevole per gli altri.
Credo nell'unione fra persone decise a sostenere il piano alto dei valori umani, nella convinzione che l'uomo può e deve migliorare.
Grazie a tutti, siete gente preziosa. Un personale e speciale ringraziamento a Barbara, la nostra Barbara.
Dino Scuderi
31/05/2012
Non m'era mai capitato, solo donne davanti a me.
Dal mio terrore iniziale ad uno straordinario abbraccio d'affetto e gratitudine.
Grazie con tutto il cuore per questa serata tutta al femminile, un incontro così speciale.
Flavio Insinna
19/04/2012
Una serata speciale, di quelle che rimangono impresse, dalla parte del cuore.
Ricca di parole, sguardi complici, promesse.
Incontri ripetuti, mentre fuori aleggia una di quelle serate primaverili che soltanto Roma sa regalare al mondo.
Grazie a tutti per la splendida serata. Eravamo in tanti, sospesi alle parole dei miei romanzi, alla mia storia personale, d'amore e di vita.
Grazie a una persona specialissima, Barbara, che ha saputo cogliere le sfumature e a tutte le Anime belle del Circolo della Lettura.
Massimo Cacciapuoti
29/03/2012
Leggere è un atto rivoluzionario. Nessuno più vuole fermarsi ad ascoltare il vento delle parole quando queste, sottratte all'oblio, rivelano i mondi lontanissimi. E i profondi echi del cuore.
Solo la lettura può mettere a dimora il pensiero. Chi legge, sorride. O si fa pazzo (condizione preferibile ad ogni obbedienza fatta orba di alfabeto).
Incontrarsi per sentire il racconto di un libro – vedersi in pochi, dentro una libreria, nel frattempo che la città intera sta guardando Sanremo – è quasi un quadro d'antica carboneria.
E' perfino una battaglia impari quella della letteratura nelle nostre giornate. E gli autori non possono che stupirsi nel ritrovare conferma nel sorriso, nell'ascolto e nel garbo di chi ha già letto. Con cuore e rivoluzione.
Grazie ancora, Barbara, e tanti auguri al Circolo per tutte le carbonerie a venire.
Pietrangelo Buttafuoco
17/02/2012
Al Circolo della Lettura,
grazie per il grande affetto dimostrato e che ricambio con tutto il cuore. Un incontro speciale, ricco di parole emozioni e sentimento, di risate e di quella leggerezza che piace a me.
E grazie anche per la commozione provata nelle lettura dei miei stati d'animo. Una serata da ricordare. Sempre.
Vania Colasanti
19/01/2012
Quando avverti quella tensione, quel “non voler disturbare”, solo qualche sospiro e forse qualche lacrima scesa, un silenzio attento, presente e forte, un calore che ti ritorna indietro da un pubblico avido di emozioni... Beh, quando tutto questo accade, come ieri sera è avvenuto, allora dai valore a quello che fai!
Grazie a Barbara, grazie al Circolo delle Lettura per l'attenzione e il sostegno per il teatro, un teatro di piccoli numeri ma di grandi emozioni.
Spero possa essere un inizio. Un inizio di musica e parole...
Grazie per le emozioni restituite.
Luca Notari
01/12/2011
Il Circolo della Lettura è un posto di anime belle.
È abitato da un clima gioioso e al tempo stesso critico, che tira fuori il meglio di te. Perchè da un lato senti che le persone ti sono vicine, ti ascoltano e ti rispettano; dall'altro devi loro delle spiegazioni, perchè i tuoi libri li leggono veramente. Non c'è gioia più grande, per chi scrive, di parlare a persone che ti conoscono già.
Ricorderò la mia sera al Circolo come una delle presentazioni più belle e più vere cui abbia mai partecipato. Soprattutto perchè sono tornato a casa carico dei miei amati Kinder.
Grazie di cuore.
Luca Bianchini
18/11/2011
È stata una serata vivace e stimolante, piena di donne, di libri, di parole, di speranza e anche - perchè fa sempre bene - di rabbia.
Per me, in conclusione, ha costituito un vero piacere. Sono felice di avervi conosciuto, voi e la vostra realtà, e spero che proseguiate a lungo con le vostre attività.
Augurandomi, anche, di tornare a visitarvi!
Ciao!
Ilaria Rossetti
26/10/2011
Una serata organizzata da Barbara e dal suo Circolo non è un'esperienza comune.
Lo spettacolo su Van Gogh ha girato l'Italia, il libro è giunto ormai alla decima edizione, eppure queste due creature, scambievolmente madre e figlia, hanno bisogno ogni giorno di un pubblico pronto a stupirsi e a innamorarsi della loro energia e dei loro colori.
La serata passata con voi ci ha fornito l'occasione per far respirare la nostra arte di cellulosa e voci vive come è giusto che respiri: negli occhi attenti e partecipi di un pubblico speciale e desideroso di vivere con passione cose e persone.
Grazie quindi e a presto, per un'altra avventura insieme.
Giordano Bruno Guerri e Paola Veneto
06/06/2011
Pensieri e parole...
Tra queste Donne raccontare una storia, curioso delle loro...
Una serata molto divertente, di quelle con una marcia in più.
Grazie, Barbara.
Federico Moccia
30/04/2011
Per Barbara e le sue meravigliose Amiche del cuore e della Cultura.
Margaret Mazzantini
30/03/2011
Cara Barbara, care Ragazze tutte,
che dire? La serata è stata molto interessante. Certo, non mi aspettavo Marzullo alle interviste. Ma quanto vi è costato?
A parte gli scherzi, è stato tutto molto piacevole. E' bello che ci si ritrovi per parlare di poesia con leggerezza, sottovoce, piano piano...
Un grazie a voi.
Cesare Bocci
18/02/2011
È stato un incontro nato per strada, quando Cristina mi ha presentato Barbara. E mi hanno proposto la presentazione del mio ultimo libro, “Il Ritorno”, non ho esitato.
Era la prima volta che incontravo un gruppo di lettura, in un ambiente sconosciuto. Persone nuove da incontrare, che avrebbero giudicato quello che ho scritto. In fondo, al di là dei timori per i giudizi, per me è sempre stimolante andare oltre il pubblico più scontato. Peraltro dopo la mia drammatica esperienza, soprattutto all'inizio, molte persone venivano ai miei incontri più per “curiosità” che per interesse sui temi trattati.
Ed effettivamente anche al Circolo della lettura ho provato la sensazione, all'inizio, di essere più osservata che ascoltata, forse non era tanto il mio libro ad interessare quanto me stessa. Ma di questo non mi preoccupo io sono sempre me stessa: non sono cambiata nemmeno con il mio rapimento (è cambiata la mia vita ma non le mie convinzioni) e quindi o mi accettano o mi rifiutano, l'importante è che il rapporto sia sincero, senza pregiudizi, da entrambe le parti.
Alla fine dell'incontro mi sono sentita accettata, direi di più è come se fosse rimasto molto da dirci, sarà per la prossima volta.
Giuliana Sgrena
08/02/2011
Quella sera stavo uscendo - cosa rara, non esco quasi mai, dopo le otto mi chiudo come un topo a rosicchiare le mie carte - e il marito stupito mi chiede dove vai?
- A presentare il libro a un comitato di lettura del quartiere, un club di vecchie.
- E che ne sai che sono vecchie?
- Chi altro vuoi che trovi il tempo di seguire un'associazione così, che si riunisce dopo cena? Le giovani hanno altro da fare, e poi non sanno leggere. Sarà un piacere trovarmi con delle coetanee, sappiamo di che parliamo: la lettura s'è fermata alla nostra generazione.
Pioveva a rovesci. Poco male, dovevo solo attraversare la strada. Ma le altre, mica verranno tutte da così vicino. Saremo quattro gatte. Ci vuole una pazza per uscire con questo tempo.
Entro. E mi trovo in un antro bellissimo, sobrio ma tutto pieno di luci e di allegria e di ragazze vestite da dio carine ma ognuna in modo diverso intelligentissime animate – l'unica vecchia ero io.
Con gioia mi sono rimangiata il mio pregiudizio sul fatto che la cultura interessi solo noi vecchi. Mi è parso una specie di miracolo.
Sul fondo, un tavolo ricolmo di cibi scintillanti, sembrava la cucina di Riccardin dal Ciuffo.
Vengo presa in questo vortice di domande e di risposte, mi informo, chi è sposata con figli, chi con figli e divorziata, chi sola, chi col marito che quando lei va al comitato di lettura non fiata, un altro invece brontola, un altro è lì, è il fotografo- separato da una delle socie, con la loro bambina- solo maschio fra le baccanti se l'è cavata con la più elegante sincerità, ha dialogato con noi in quella che è stata una festa. Della confidenza, della passione, dell'impertinenza, ridendo molto.
E' stupefacente che nella schifosa e schiavistica vita di una città come Roma delle donne dai mestieri più disparati, dalle storie più diverse, siano tenute assieme dall'amore per il libro. Dietro quella festa c'era un patrimonio di lavoro tempo attenzione capacità, costanza.
Ho visto uno squarcio d'Italia molto diversa da quella che ci immaginiamo ormai ineluttabile come la gramigna, l'Italia barluscionian-ultracafonal del velinismo della escorteria dell'ignoranza come blasone della superficialità compiaciuta.
Grazie, ragazze. E un grazie speciale a Barbara, che mi ha attirata nell'antro delle streghe, senza avvertirmi, lasciandomi scoprire da sola che ero invitata a un sabba.
Barbara Alberti
26/12/2010
Barbara,
figura magica apparsa nelle pieghe del quartiere, con la sua bellezza, audacia, slancio, cuore delle letture.
Grazie a te e al tuo Circolo di Streghe.
Barbara Alberti
03/12/2010
Gentilissima Barbara,
la serata di ieri trascorsa nella vostra sede del Movimento delle Donne di Roma è stata così bella che resterà fra i miei ricordi più cari.
Posso essere sincero e dirti quello che sentivo veramente? Ebbene, il razionalista Adriano Petta percepiva in mezzo a noi... La presenza dello spirito di Ipazia, delle sue idee, dei suoi sogni, delle sue lotte. Mentre io raccontavo il contesto storico in cui si svolsero i drammatici avvenimenti... Negli occhi di tutte voi coglievo una luce che non era semplice curiosità o interesse... Ma partecipazione del cuore caldo e della mente fredda.
Io ho cercato di mettere a vostra disposizione un quadro e una storia che ci hanno tenuto nascosto per 1600 anni, mi sono sforzato di essere quanto più chiaro possibile, di non atteggiarmi a un saccente sapiente... Ma a quello che in realtà sono: uno studioso di storia della scienza che, da quando ha incontrato Ipazia, vive col sogno di far partecipe quanta più gente possibile dei miei studi. E voi tutte mi avete gratificato con la vostra attenzione e partecipazione, soprattutto col dibattito seguito alla mia esposizione, con l'aria gioiosa e intelligente che serpeggiava nei vostri discorsi e nelle vostre idee! Ed era bello abbracciare il vostro entusiasmo, perchè credo che così si creano e si possono portare a termine grandi progetti... Come quello da voi (e da me) sognato: la donna che dopo millenni di ombra e di buio, la donna tenuta con la forza - dal maschio della specie - in disparte, da questo maschio che ha passato millenni a sprecare il meglio delle sue energie creative nell'arte della guerra... Ebbene, la donna portatrice di vita si sta preparando a prendere le redini della storia in mano.
Che emozione, Barbara, vedere che il sogno delle mie eroine Ipazia ed Assiotea... Quel sogno sul punto di prendere forma, in procinto di realizzarsi.
Io l'ho letto nei vostri occhi, negli oggetti della sala – ordinati con fantasia - nelle luci, nei quadri alle pareti, nei depliant, nei computers che sembravano cavalli pronti per portare il vostro entusiasmo a Roma, in Italia, nel mondo...
Un giorno vorrei tornare da voi per raccontarvi la storia dell'altra grande donna oscurata dalla storia, Assiotea, l'altra grande creatura... Con la speranza che la sua storia faccia da ponte fra il mondo di Ipazia e tutte le altre storie antiche – storie di grandi figure femminili – che il potere maschilista d'ogni epoca ha sempre occultato per soffocare il sogno d'un mondo migliore, senza guerre, in cui la donna avrebbe potuto ricoprire un ruolo di guida per tutto il genere umano.
Barbara, aver avuto l'onore di conoscere te, Paola Guerci, Cristina e tutte le altre componenti del Movimento delle Donne di Roma... Ha fortificato la mia speranza che il nostro povero mondo, avviato al tramonto della nostra specie in declino, si può salvare.
Un saluto pieno di gratitudine che abbraccia tutta quella sala di via Nemorense n. 18... Una sala con cui condivido lo stesso sogno: conoscere grandi personaggi femminili della storia, tenuti nascosti dai poteri oscurantisti di tutte le epoche... Donne che hanno lottato alla morte affinchè il Sapere divenisse – per tutti i popoli – il primo strumento di libertà.
Adriano Petta
07/10/2010
Cara Barbara, care Signore del Circolo,
È bello parlare di libri con chi ama i libri. Ho conosciuto un mondo di Donne che sanno ascoltare e approfondire, senza pregiudizio o fatuità. Donne che mettono al centro dell'esistenza una comunicazione intelligente, vivace, priva di scorciatoie.
Grazie.
Arnaldo Colasanti
18/06/2010