“MANDAMI TANTA VITA”
Il Circolo della Lettura 'Barbara Cosentino' incontra Paolo Di Paolo

GIOVEDÌ, 24 OTTOBRE 2013  - ORE 21.00

Il Circolo della Lettura incontra Paolo Di Paolo - 24.10.2013
Paolo Di Paolo presenta "Mandami tanta vita" - 24.10.2013
Il Circolo della Lettura incontra Paolo Di Paolo - 24.10.2013
Paolo Di Paolo presenta "Mandami tanta vita" - 24.10.2013
Il Circolo della Lettura incontra Paolo Di Paolo - 24.10.2013
Paolo Di Paolo presenta "Mandami tanta vita" - 24.10.2013
Il Circolo della Lettura incontra Paolo Di Paolo - 24.10.2013
Paolo Di Paolo presenta "Mandami tanta vita" - 24.10.2013
Il Circolo della Lettura incontra Paolo Di Paolo - 24.10.2013
Paolo Di Paolo presenta "Mandami tanta vita" - 24.10.2013
Il Circolo della Lettura incontra Paolo Di Paolo - 24.10.2013
Paolo Di Paolo presenta "Mandami tanta vita" - 24.10.2013
Il Circolo della Lettura incontra Paolo Di Paolo - 24.10.2013
Paolo Di Paolo presenta "Mandami tanta vita" - 24.10.2013

 
 

Giovedì 24 ottobre alle ore 21.00, il Circolo della Lettura “Barbara Cosentino” incontra lo scrittore Paolo Di Paolo, finalista terzo classificato al Premio Strega 2013 con il romanzo “MANDAMI TANTA VITA”, per condividere le riflessioni suscitate dalla sua ricerca sulla zona grigia fra la giovinezza e l'età adulta. Nel corso della serata l'Autore presenterà anche la rivista “Orlando Esplorazioni” e il suo ultimo saggio “Piccola storia del corpo”, ulteriori esempi del suo prodigio intellettuale.

 

E quando smetti di essere giovane? Non c'è quasi più niente che somigli a un dono. Tutto ha l'aria di una promessa non mantenuta.

 

“Mandami tanta vita”

Scarica la copertina di 'MANDAMI TANTA VITA'

Informazioni editoriali
Autore: Paolo Di Paolo
Titolo: MANDAMI TANTA VITA
Editore: Feltrinelli
Collana: I Narratori
Anno: 2013
Pagine: 160
Prezzo: Euro 13,00
ISBN: 9788807019425

Tra Torino e Parigi si svolgono, sfiorandosi appena, quindici giorni della vita dei protagonisti, Piero e Moraldo. “Mandami tanta vita” è un'indagine elegìaca della giovinezza, che fugge dai confini del romanzo storico e s'impregna dell'atmosfera incantata di Torino negli anni '20.
 
Gobetti, il cognome di Piero, è un dettaglio che scompare dal testo, si nasconde dietro la vita, che permea il lettore sottile e delicata, eppure immediata. Piero è ingegno vivace, intellettuale precoce, idealista, attivista, giovanissimo marito e padre, che ha concluso d'emblée la sua giovinezza. Un ‘omino di ghiaccio’ che si difende dai sentimenti per non deviare dalla realizzazione dei suoi progetti. Colpisce in lui la fatica di conciliare l'anelito intellettuale e politico con la quotidianità e persino con i suoi sentimenti. Il suo tormento attraversa il contrasto fra lo slancio inarrestabile verso i suoi ideali e la fragilità del corpo malato. La sua umanità si espande dalla forza dell'intellettuale alla fragilità dell'uomo di fronte all'amore. È quell'amore che gli ‘manda tanta vita’ che in qualche modo libera l'energia dell'intelletto.

Moraldo è il suo controcanto di pura fantasia, è il romanzo che insegue il mito di Piero. Moraldo è sperduto, insicuro, confuso, dubbioso, a tratti rabbioso, che invidia, ammira e detesta Piero, specchio di quello che non riesce ad essere. I suoi giorni sono scanditi da ipotetiche ed avversative, arrotolandosi sui condizionali delle possibilità smarrite. È un continuo ripensamento che non ha la forza di farsi rimpianto.

 

Basta volerle le cose, no? Basta infinitamente volerle.

L'Autore rincorre l'uno e l'altro, indagando la ‘schizofrenìa’ della giovinezza e delle sue infinite potenzialità, alla ricerca di un modello etico o morale, di un progetto intellettuale. Scandaglia le insicurezze reali e i tormenti interiori del giovane Monaldo, aprendo una lunga e sottile riflessione che attraversa tutta l'opera: come e quando si smette di essere giovani? Possono il disincanto e la disillusione di un'epoca spegnere lo slancio intellettuale? Fermandosi a dare immagine e voce ai personaggi, il romanzo cede il passo all'elegìa e diventa un «libro sul sentimento di una storia diversa» (S. S. Nigro).

Se non è indietro con gli esami, Moraldo  è indietro con le convinzioni. Si spacca la testa sulla filosofia, ma i concetti gli esplodono dentro appena crede di averli afferrati. Kant e Hegel tossiscono alle sue spalle come vecchi zii burberi. Il punto non sarebbe nemmeno capire loro, ma piuttosto sé stesso. Dov'è lui rispetto a loro? Che cosa pensa di preciso?

 

“Piccola storia del corpo”

Lungo i secoli la letteratura guarda al corpo molto diversamente, i Greci lo esaltano, il Medioevo lo umilia e lo respinge, il Rinascimento lo pungola e lo osserva, la modernità lo esplora fino alla repulsione. Nel romanzo e nel racconto, oltre che nell'arte figurativa, il corpo si presenta come ricettacolo misterioso, luogo di una sosta affaticante, sede del desiderio e dell'attesa, compagno invisibile, imprevedibile nemico.

È un viaggio nel corpo questo libro. È l'esito di un'attenzione partecipe a un folto gruppo di autori, che vanno dagli antichi ad Ariosto, da Sartre a Calvino, da D'Annunzio a Moravia, da Tabucchi agli ultimi narratori italiani. L'andatura fluida, in empatia con le opere percorse e interrogate, fa confluire il pensiero e l'analisi in narrazione: come accade alla critica che accosta il lettore e lo trattiene. Ne viene uno svelamento e una crescita: forse la riappropriazione di un limite che è anche il primo dei doni.

 

 

 

La rivista “Orlando Esplorazioni”

Sta per compiere un anno la rivista cartacea e web curata da Paolo Di Paolo ed edita da Giulio Perrone, e festeggerà questo primo compleanno con la pubblicazione di un nuovo numero, il quarto, dedicato ad Italo Calvino. Col nome del cavaliere ariostesco e del personaggio-scrittore woolfiano, quest'audace esperimento esplora le terre della lettura e della scrittura mirando ai lettori forti e fortissimi, quelli che sanno già cosa leggere. Per questo motivo, la rivista non contiene recensioni né opere prime.

In un'Italia sempre un po' diffidente e ferma sono felice di presentare una cosa fatta per passione e per la bellezza di farlo.

Formato, materiali, illustrazioni e lettering recuperano le suggestioni delle riviste dei primi anni del Novecento. Il giovane direttore con una schiera di giovanissimi collaboratori affronta ‘i retroscena della narrativa, della musica, del teatro, della poesia e del cinema, con lo sguardo del reportage’.

Il polo d'attrazione di ogni testo è il contenuto prima che la firma

La scrittura è ibrida fra il racconto ed il saggio ed in ogni numero ruota intorno ad un tema forte, focalizzandosi sulla ricerca e sul confronto critico, sempre a partire dall'esperienza reale. Orlando propone inoltre, delle riletture dei classici della letteratura da prospettive insolite, facendoli raccontare da qualcuno dopo aver scelto un tema, un capitolo o un personaggio.

Non leggere i classici è come per un pianista non aver mai suonato Schubert o Chopin. L'aspirante pianista non si domanda - Perché devo suonarli? - e lo fa e basta. Lo fa con tutta la grazia, naturalezza ed ammirazione del mondo.

 

L'Autore

Paolo Di Paolo Paolo Di Paolo, appena trent'anni, è tra i più fervidi scrittori del nostro tempo, alterna l'attività di narratore a quella di saggista, critico letterario e giornalista.
A quindici anni, mentre coltivava la passione per i fumetti e quella per il giornalismo, intratteneva una corrispondenza con Montanelli. Nell'estate dopo gli esami di maturità ha cominciato a scrivere e, sempre in quei mesi, a calcare le scene con Franca Valeri.
Nel 2003, la raccolta di racconti “Nuovi cieli, nuove carte” (Empirìa, 2004) entra nella finale del Premio Italo Calvino e del Premio Campiello Giovani.
Ha scritto numerosi libri-intervista, che testimoniano anche l'importanza del suo rapporto con alcuni suoi ‘maestri’: “Un piccolo grande Novecento”, con Antonio Debenedetti (Manni, 2005); “Ho sognato una stazione. Gli affetti, i valori, le passioni” con Dacia Maraini (Laterza, 2005); “Risalire il vento” con Raffaele La Capria (Liaison, 2008); “Queste voci, queste stanze” con Elio Pecora (Empirìa, 2008).
In “Ogni viaggio è un romanzo. Libri, partenze, arrivi” (Laterza, 2007), Paolo Di Paolo ha raccolto diciannove conversazioni con gli scrittori italiani; in “Scusi, lei si sente italiano?” (Laterza, 2010) con Filippo Maria Battaglia ha dato voce a grandi scrittori e giornalisti sul tema dell'identità nazionale.
Ha scritto per il teatro. Ha curato il testo “Il respiro leggero dell'Abruzzo” nel 2001, scritto per Franca Valeri, dedicato alle opere di grandi scrittori sull'Abruzzo e “L'innocenza dei postini” (in AA.VV., L'attesa, a cura di M. Fortunato, Bompiani), messo in scena al Napoli Teatro Festival Italia.
Nel 2008 ha pubblicato il romanzo “Raccontami la notte in cui sono nato” (Giulio Perrone) e il saggio “Piccola storia del corpo” (Edilet); nel 2009 ha pubblicato “Questa lontananza così vicina” (Giulio Perrone) e “Dove siamo stati vicini. La passione per i libri” (Filema).
Ha inoltre curato un'antologia degli scritti di Indro Montanelli “La mia eredità sono io. Pagine da un secolo” (Rizzoli BUR, 2008), un'antologia dei racconti di Antonio Debenedetti “E nessuno si accorse che mancava una stella” (Rizzoli BUR, 2010); “Viaggi e altri viaggi di Antonio Tabucchi” (Feltrinelli, 2010). Nel 2011 con Giulio Perrone, ha pubblicato “I libri sono figli ribelli. Tappe e segreti dell'avventura editoriale”. Nel 2011 il suo romanzo “Dove eravate tutti” (Feltrinelli) vince il Premio Mondello, il Superpremio Vittorini ed è finalista del Premio Zocca Giovani. Nel 2012 scrive per la collana ebook Zoom Feltrinelli, “La miracolosa stranezza di essere vivi”. Infine, nel 2013 il romanzo “Mandami tanta vita” (Feltrinelli) lo porta al terzo posto nella finale del Premio Strega 2013 e a fine ottobre pubblicherà il saggio “Piccola storia del corpo” (Perrone).

 

Esiste qualcosa che davvero possa lasciare traccia, in questa eterna confusione del mondo? Un'azione, un gesto umano in grado di modificare il corso delle cose? Si può agitare l'acqua di un lago con la forza delle nostre dita?

 

Media

Il booktrailer del libro “Mandami tanta vita” - 21/03/2013
La presentazione in immagini e suoni del libro di Paolo Di Paolo.

© Feltrinelli Editore
[ Visualizza il video originale ]

 

“Mandami tanta vita” al Salone del Libro di Torino - 19/05/2013
L'autore Paolo Di Paolo presenta il suo libro.

© Feltrinelli Editore
[ Visualizza il video originale ]

 

Presentazione di “Mandami tanta vita” a LaFeltrinelli di Milano - 22/04/2013
Intervista con l'autore Paolo di Paolo

© Librerie Feltrinelli
[ Visualizza il video originale ]

 

Il silenzio quando si dilata troppo è un urlo. Ma il dovere è sorridere.

 

Risorse e collegamenti

 

Dunque la vita è soprattutto questo? Ciò che non lascia traccia?

 

Info

L'incontro per la presentazione del libro “MANDAMI TANTA VITA” avrà luogo giovedì 24 ottobre, alle ore 21.00, presso la libreria Tra Le Righe, in Viale Gorizia, 29 a Roma. Cecilia, Cristina ed Ilaria vi aspettano per conoscere insieme l'Autore Paolo Di Paolo.

Per informazioni, prenotazioni e conferme:

Dott.ssa Cecilia Gabrielli
Vicepresidente del Circolo della Lettura ‘Barbara Cosentino’
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Prenotazione obbligatoria con prelazione dei Soci.

 

Non basta nessuno sforzo, nessuna impresa, nessuna attività, se non c'è quella in cui ritrovare sé stessi per intero. Gli mancava questo. Le mie azioni singole saranno capite ed io non sarò capito. Passava qualche giorno, ritrovava slancio, si riaccendeva, riprendeva il filo dei mille lavori, senza domandarsi per un po' quale fosse il senso - compierli è già senso. Io non mi fermerò.

 

 

L'evento è realizzato con la gentile collaborazione dell'editore Giulio Perrone e della libreria bistrot Tra Le Righe.

Giulio Perrone Editore

 

Libreria bistrot TRA LE RIGHE

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