“BETTY”
Il Circolo della Lettura ‘Barbara Cosentino’ incontra Roberto Cotroneo
GIOVEDÌ, 20 FEBBRAIO 2014 - ORE 21.00
Giovedì 20 febbraio 2014 alle ore 21.00 il Circolo della Lettura ‘Barbara Cosentino’ incontra lo scrittore Roberto Cotroneo, per presentare il suo ultimo libro “Betty”, dove seguiremo Georges Simenon, sulle orme di Maigret, al confine fra romanzo e realtà. Una magistrale opera di rivisitazione della vita e delle Memorie intime di Simenon, un giallo d’autore dove la vita indossa la finzione letteraria.
Scambiare la vita con la letteratura. È stato uno dei motivi per cui ho deciso di non scrivere più. Trovarmi di fronte a persone che pretendono che io sappia, io senta, io capisca le cose. Perché le ho scritte nei libri. Come se gli scrittori fossero delle macchine per leggere la realtà, e non un pezzo di realtà a sua volta sfaccettata e sfuggente.
Il Libro

Informazioni editoriali:
Autore: Roberto Cotroneo
Titolo: Betty
Editore: Bompiani
Collana: Letteraria italiana
Anno: 2013
Pagine: 192
Prezzo: Euro 16,00
ISBN: 9788845274114
A Porquerolles, deliziosa isoletta al largo della Costa Azzurra, un misterioso narratore raccoglie la testimonianza di un manoscritto rinvenuto per caso e destinato ad essere distrutto. È il diario di Georges Simenon, che diviene personaggio protagonista di un romanzo. È il 1987. Lo scrittore ormai ottantenne, dopo lunghissima assenza, torna sull’isola delle sue vacanze, in fuga dal mondo, dalla scrittura e da una ferita insanabile. Sono trascorsi ben dieci anni dal suicidio dell’amatissima figlia Marie-Jo, eppure i nodi del dolore sono rimasti aggrovigliati e irrisolti.
È un Simenon disilluso e stanco a tornare nel suo paradiso perduto, che non crede più alle parole e che, per le sue condizioni di salute, nemmeno può intrattenersi con gli abitanti dell’isola, che un tempo conosceva tutti. Eppure non rinuncia a vivere quel suo piccolo paradiso, saranno le fotografie della Leika di Marc a raccontargli le anime degli abitanti. In tutte le inquadrature compare misteriosamente, quasi fosse un fantasma, “la donna del faro”. Si fa chiamare Betty, proprio come la protagonista di un vecchio romanzo di Simenon. Betty è il grigio in mezzo al bianco e al nero delle fotografie di Marc, grigia come i quadri che dipinge, perduta in un abisso “... come ci fosse tra lei e la vita un vetro che attutisce le voci, e rende sfocate le immagini”.
Betty è “un equilibrio che si rompe” tutto da leggere, mentre si entra in un sottile gioco di scatole cinesi abilmente costruito fra svelamenti, confessioni e palesamenti. Simenon si rassegna ad indossare i panni del suo più celebre personaggio, il commissario Maigret, per risolvere il misterioso caso della Betty reale. E tiene un diario, scrive per sé, per capire come la vita possa entrare nella letteratura ed appropriarsene. L’autore scandaglia in una progressione “a strappi” gli abissi del dolore. Il commissario-uomo indaga le ferite dell’esistenza, fronteggia il rimorso dell’incapacità di capire. Proprio lui, che per il suo acume, era e rimane abile indagatore dei contrasti dell’animo umano, non si è accorto in tempo di quel dettaglio che ha dirottato la vita di sua figlia. È affogato nelle contraddizioni della sua vita.
E mentre Simenon-Maigret riflette sugli eventi e l’uomo si specchia nella sua vita, il lettore si ritrova al centro del “romanzo nel romanzo” a chiedersi se la letteratura serva davvero a qualcosa, se sappia farci migliori o peggiori.
E mi fa male tutto, la testa, le mani, persino la memoria. Perché la memoria è una parte del corpo, e con l'andare degli anni la parte più importante. E la memoria può fare malissimo, un dolore che neanche si immagina.
L'Autore
Gli animali, i cani in particolare, la fotografia, il pianoforte e la filosofia platonica sono i compagni preferiti di Roberto Cotroneo, spirito eclettico, indole insolita, scrittore, giornalista e critico letterario italiano. Ha lavorato per vent'anni a L'Espresso, dove ha diretto le pagine culturali. È stato inviato ed editorialista per Panorama, L’Unità, Il Sole 24 Ore. Su quest’ultimo scriveva recensioni sulla pagina domenicale firmando con lo pseudonimo di Mamurio Lancillotto, il seicentesco vicario criminale che processò la monaca di Monza. Ha condotto la Mezzanotte di Radio Due e La 25a Ora su La7.
All'inizio della sua carriera a L'Espresso curava, tra le altre cose, la rubrica letteraria “All'Indice” e nel 1991 ha pubblicato “All'Indice. Sulla cultura degli anni Ottanta” (Armando Editore), in altre parole, per alcuni anni ha fatto “lo stroncatore”. Oggi lo considera un tempo perduto, perché nella degenerazione culturale italiana non resta che raccogliere le macerie, portarle via, capire cosa è rilevante e aumentarne la visibilità. Così dice che nel nostro tempo “insegnare giornalismo” significa “spiegare cosa guardare”. E lo fa, Roberto Cotroneo, fra le file di poltroncine di via Pola, alla LUISS di Roma, dove dirige la Scuola Superiore di Giornalismo, la LUISS Writing School, il LUISS Master of Art e il LUISS Master of Music.
È attualmente il critico letterario de Il Messaggero e su Sette del Corriere della Sera cura una sua rubrica settimanale Blowin'in the web.
“Ci chiederemo dove abbiamo messo la vita in tutti questi anni. Perché sul web non tira vento, e sugli schermi la luce è sempre la stessa. Così restiamo troppo spesso dentro luoghi dove non c'è vento e i colori sono sbiaditi, dove non ci sono suoni e neppure le parole sanno restare.”
Roberto ha due figli, Francesco e Andrea, nati dal suo primo matrimonio. È un padre viscerale oltre il tempo, come emerge dalle righe di diversi suoi scritti, quali “Se una mattina d'estate un bambino (Lettera a mio figlio sull'amore per i libri)” (Frassinelli, 1994) e “Chiedimi chi erano i Beatles (Lettera a mio figlio sull'amore per la musica)” (Mondadori, 2003).
Leggere, leggere storie che non sono nostre non può forse trasformare le vite?
Chiarezza e nitidezza sono le fibre che si intrecciano nella complessità trasparente della sua scrittura. Nel 1995 ha vinto il Premio Campiello col romanzo “Presto con fuoco” (Mondadori, 1995), che ruota intorno alla figura di un pianista ispirata ad Arturo Benedetti Michelangeli e una partitura segreta di Chopin. Il suo secondo romanzo “Otranto” (Mondadori, 1997), dedicato al Salento, gli conquista un vastissimo consenso di pubblico. Con “L'età perfetta” (Rizzoli, 1999) vince il premio Fenice-Europa. Nel 2002 pubblica “Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome” (Mondadori), romanzo che gioca con gli scacchi e gli specchi, sulla musica degli ultimi Quartetti di Beethoven e il saggio dedicato alla narrativa di Umberto Eco “Eco: due o tre cose che so su di lui” (Bompiani).
Del 2006 è il romanzo romantico “Questo amore” (Castelvecchi) e due anni dopo proclama di “scrivere per sedurre” nel “Manuale di scrittura creativa” (Castelvecchi). Lo stesso anno pubblica “Il vento dell'odio”, romanzo sul terrorismo dagli anni Settanta ad oggi (Mondadori). Nel 2011 pubblica, sempre con Mondadori, il romanzo “E nemmeno un rimpianto. Il segreto di Chet Baker”. Nel luglio 2012 pubblica per l'editore Metamorfosi una raccolta di poesie “I demoni di Otranto” e nell'aprile 2013 il saggio “Tweet di un discorso amoroso” (Barbera Editore). Nel settembre 2013, è stato pubblicato il suo ultimo romanzo “Betty” (Bompiani), un giallo d'autore che esplode in un metaromanzo, in cui Roberto Cotroneo vive la scrittura e il dramma di Georges Simenon, alla ricerca della sua vera interiorità e sperimenta fino agli estremi la costruction en abîme.
Ha scritto numerosi saggi, racconti e articoli. Ha curato il volume delle Opere di Giorgio Bassani (I Meridiani di Mondadori, 1998), ha scritto saggi su Fabrizio De André (Parole e canzoni, Einaudi, 2000). Il volume “Adagio infinito e altri racconti sospesi” (Aliberti Editore, 2009) raccoglie i suoi racconti. Le sue opere sono tradotte in numerose lingue.
“Ma più passano gli anni più mi rendo conto che la scrittura non salva nessuno. E che ogni storia riuscita, ogni racconto o romanzo porta con sé l'inganno della messa in scena, l'inganno della suggestione. Un effetto di luce, un bagliore alle volte, che mette in moto tutto. Sono sempre più convinto che nella luce e nei profumi risiede la memoria. «Tutto ciò che è manifestato è luce», scriveva San Paolo. La luce di oggi mi riapre antiche ferite dentro nuove storie. Finché il tempo saprà ancora tenermi compagnia come fosse il miglior libro che potrei mai scrivere.”
I fantasmi della mia mente hanno generato fantasmi nella mente delle persone che mi sono state più vicino e mi hanno voluto bene. E di questo mi sento responsabile. Ed è il motivo per cui ho detto con rabbia che le parole sono soltanto puntini di inchiostro. Non potevo sopportarlo, non sapevo sopportarlo.
Media
Roberto Cotroneo presenta #scrivere @robertocotroneo - 07/09/2012
Il nuovo corso di scrittura in puntate da un minuto di Roberto Cotroneo
© LUISS TV 2012
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Roberto Cotroneo a “Colloquia” - 25/03/2012
“l'apparenza è una forma di narratività quotidiana non sempre negativa”
© Fondazione Banca del Monte 2012
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Ho sempre avuto orrore degli abissi della vita, per questo non ho fatto altro che metterli sulla carta, in modo da liberarmene. Come se scrivere delle proprie ossessioni potesse sterilizzarle, renderle inoffensive. Come se la letteratura potesse salvare il mondo intrappolando nei romanzi tutto quello che nella realtà non dovrebbe esistere. Io che ho sempre dominato la scrittura, che con la scrittura ho costruito la mia celebrità, rendendo più sopportabile il mio dolore, ora sto di fronte a questo quaderno lasciandomi dominare dagli eventi.
Roberto Cotroneo presenta #scrivere @robertocotroneo - 13/09/2012
Il nuovo corso di scrittura in puntate da un minuto di Roberto Cotroneo
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Roberto Cotroneo ospite di “Mille Pagine” a Rai TV - 03/10/2013
L'Autore racconta come è nato “Betty”
© RAI 2013
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Solo il silenzio attutito rimanda al dolore vero. Il silenzio totale, il silenzio della vita è morte, è nulla. Ma io comunque il dolore sommerso non l'avevo mai provato, non lo conoscevo. I miei sentimenti li ho sempre scritti.
Roberto Cotroneo presenta #scrivere @robertocotroneo - 16/10/2012
Il nuovo corso di scrittura in puntate da un minuto di Roberto Cotroneo
© LUISS TV 2012
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Roberto Cotroneo ospite di “Fahrenheit” - 10/09/2013
Loredana Lipperini intervista l'autore su Rai Radio 3
© RAI 2013
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Cosa me ne importa di essere stato uno scrittore importante se poi sono qui a non saper leggere i segni del mondo, se ho addosso ferite che ho attribuito a mille personaggi senza che fossero davvero le mie, senza conoscerle veramente?
Risorse e collegamenti
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...I romanzi si fermano dove la vita ti chiama ad alta voce.
Info
L'incontro per la presentazione del romanzo “BETTY” avrà luogo giovedì 20 febbraio 2014, alle ore 21.00, presso la libreria Tra Le Righe, in Viale Gorizia, 29 a Roma.
Cecilia, Cristina, Ida ed Ilaria vi aspettano in compagnia dello scrittore Roberto Cotroneo per viaggiare con narratore e protagonista nella follia di Betty, dalle crepe dell’anima dell’anziano Simenon alle voragini dell’esistenza.
Per informazioni, prenotazioni e conferme:
Dott.ssa Cecilia Gabrielli
Presidente del Circolo della Lettura ‘Barbara Cosentino’
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Prenotazione obbligatoria con prelazione dei Soci.
Non comincerò adesso, perché alla mia età non serve, alla mia età non ti perdoni niente: non puoi più cambiare, non puoi più guarire.
Se guarisci dalle affezioni dell'anima è solo perché l'anima si fa meno invadente, si assottiglia, sbiadisce come certi vestiti che porti da una vita e che finiscono per perdere l'intensità dei colori e anche un po' la forma.
Gli specchi riflettono immagini, ma non riflettono i dolori che hai dentro. E la scrittura racconta i dolori ma non restituisce immagini, immagini certe. Ogni lettore vede i personaggi a modo suo. Incluso l'autore che inventa i personaggi.
L'evento è realizzato con la gentile collaborazione dell'editore Bompiani e della libreria bistrot Tra Le Righe.